Voli, l’estate da incubo è colpa della crisi del clima
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Voli, l’estate da incubo è colpa della crisi del clima
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Siamo alle porte di un’estate da incubo per i voli. L’imminente periodo delle vacanze coincide infatti con temperature elevate e condizioni meteorologiche avverse che minacciano di creare disagi ai viaggi aerei. Mercoledì 12 luglio, FlightAware, un sito che traccia il traffico aereo in tutto il mondo, registrava circa 30mila ritardi e tra 900 e 1400 cancellazioni al giorno.

L’industria aerea ha un impatto enorme sul clima. Volare è un’attività ad alta intensità di anidride carbonica, responsabile del 2-3 % delle emissioni di CO2 legate all’energia a livello globale. Ma è anche un settore vulnerabile agli effetti dell’aumento delle temperature e del cambiamento dei modelli meteorologici. Il caldo causa ovvi problemi all’aviazione, con le condizioni di lavoro insopportabili sulle piste degli aeroporti o la visibilità ridotta dal fumo degli incendi. Ma il cambiamento climatico ha anche ripercussioni sorprendenti sui voli, come l’aumento delle turbolenze, i problemi di decollo e le tempeste più frequenti e gravi che possono causare ritardi o cancellazioni dei voli.

E anche se le singole tempeste o le ondate di calore non sono necessariamente riconducibili alla crisi del clima, le tendenze generali in un mondo che si riscalda sempre di più metteranno a dura prova l’aviazione: “Ci sono problemi – e ce ne saranno in futuro – legati al cambiamento climatico“, afferma John Knox, professore di geografia all’Università della Georgia.

Innanzitutto, ci sono gli effetti immediati delle ondate di calore improvvise. La scorsa estate, un’ondata di calore nel Regno Unito ha danneggiato le infrastrutture delle piste di atterraggio e ha causato ritardi. Un esempio estremo delle conseguenze del caldo è arrivato nel 2012, quando le alte temperature hanno sciolto l’asfalto dell’aeroporto nazionale Ronald Reagan di Washington, intrappolando un aereo sulla pista.

Più calore nell’atmosfera comporta un maggiore quantitativo di umidità nell’aria, che aumenta le probabilità di temporali. Questa settimana l’amministratore delegato della United Airlines, Scott Kirby, ha avvertito che l’aumento dei temporali dovuti alle temperature più alte porterà a un maggior numero di ritardi.

Il cambiamento climatico è anche legato a incendi sempre più gravi. Nelle ultime settimane, il fumo generato dagli incendi divampati in Canada ha inghiottito la costa orientale e il Midwest degli Stati Uniti, con conseguenti ripercussioni sui voli. Il fumo degli incendi non riduce solo la visibilità, ma influisce anche sugli avanzati sistemi di navigazione degli aerei, che nonostante siano progettati per funzionare anche in caso di precipitazioni e nebbia, sono messi in difficoltà dal particolato prodotto dal fumo e dalla cenere.

Pericolo turbulenze

Ma il riscaldamento del pianeta sortisce anche effetti più complicati e invisibili. L’aria più calda rimane intrappolata vicino al suolo, mentre l’aria più fredda rimane a quote più alte. Le variazioni dei gradienti di temperatura influenzano il cosiddetto wind shear, ovvero i cambiamenti di velocità e direzione tra l’aria al suolo e quella in quota. Questi vortici creano un fenomeno conosciuto come clear air turbulence, che si verifica in assenza di nuvole. Se le turbolenze leggere possono causare improvvisi cambiamenti di altitudine che sembrano un urto di poco conto, una turbolenza grave può causare stress strutturali a un aeromobile.



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di Amanda Hoover www.wired.it 2023-07-15 04:30:00 ,

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